“Ha scosso profondamente la nostra categoria sindacale la notizia del fatale incidente sul lavoro che ha visto la prematura morte di Thomas Gobbi, camionista trentacinquenne di Merlara e futuro padre.
Alla moglie e compagna, ai genitori, già duramente provati in passato dalla perdita del fratello Kevin, va tutta la nostra solidarietà e vicinanza.
Non sta ovviamente a noi sentenziare circa le responsabilità dell’accaduto ma non possiamo tacere circa l’ingiustizia e inaccettabilità di una morte così barbara e insensata.
Quello del camionista è un mestiere che ha smarrito prestigio e professionalità ed è scaduto in una condanna per chi lo compie: rischi elevati, paghe non in linea con il sacrificio, giorni se non settimane lontano da casa dalla famiglia e dagli affetti costretti in cabine rifugio.
Il destino ha stavolta voluto trasformare la passione di un ragazzo nella sua condanna.
Ai padroncini e alle partite IVA dovrebbero essere riconosciute equivalente tutele INAIL e previdenziali che ai dipendenti diretti e speriamo che la materia trovi una definizione complessiva che non commistioni l’ambito lavorativo con quello stradale. Tutti i lavoratori del settore necessitano tempi e condizioni più vivibili, più sicurezza e maggiore dignità.
Piangiamo oggi un figlio che non potrà conoscere il padre. Ogni operaio morto è una sconfitta per il mondo del lavoro ma stavolta c'è qualcosa di ancora più tragico.
Serve fare di più!”
La Segreteria della FILT CGIL di Padova
Il servizio di Telenordest sulla tragedia