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Non solo crisi: il caso dell’Ard Raccanello Spa che premia i propri lavoratori
Filctem Cgil Padova e Femca Cisl Padova e Rovigo: “L’azienda ha recepito le nostre richieste di ridistribuire ai propri collaboratori una parte degli ottimi risultati raggiunti nel 2021, aumentando il premio di risultato a 2500 euro per i circa 100 dipendenti. E non solo. Abbiamo concluso un ottimo accordo di secondo livello e siamo molto soddisfatti”
“Un risultato raggiunto grazie alla solidità dell’azienda che ha saputo saggiamente investire nella ricerca e nella valorizzazione delle proprie risorse, trasformando un rischio di crisi come la pandemia scatenata dal Covid-19 in un’occasione di crescita interna. L’auspicio è di proseguire le ottime relazioni sindacali attualmente in corso”
“Siamo decisamente soddisfatti. ARD Raccanello Spa, dimostrando un’attenzione non comune nel panorama delle aziende locali, si è dimostrata disponibile a recepire le nostre richieste per una redistribuzione della ricchezza ai propri dipendenti, alla luce di un momento di difficoltà generale per tutti dovuto all’aumento delle bollette e dei prezzi al consumo. Il risultato è stato un accordo di secondo livello che prevede un aumento del premio di risultato fino a 2.500 Euro, spendibile attraverso un piano di welfare con buoni carburante e spesa, servizi per le famiglie e previdenza complementare. Ma non solo: l’accordo prevede anche altri 8000 euro come somma complessiva da mettere a disposizione del personale per attività ricreative e l’opzione, se scelta, di aderire ad un piano di welfare aziendale opzionale che copre gran parte dei costi sanitari e previdenziali per i propri collaboratori. Davvero un ottimo risultato!”
Sono decisamente contenti Alberto Sanna della Filctem Cgil Padova e Da Lio Fabrizio della Femca Cisl Padova e Rovigo dopo l’accordo concluso con l’Ard Raccanello Spa, azienda padovana specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi vernicianti per l’edilizia professionale, situata in Zona Industriale e che conta circa un centinaio di dipendenti che da ieri hanno buoni motivi per festeggiare.
“Un accordo dal significato molto particolare – aggiungono i due sindacalisti – perché raggiunto in un momento di grande difficoltà e incertezza per tutti. Per le aziende, che devono far fronte all’aumento esorbitante dei prezzi dell’energia e delle materie prime, ma anche per le lavoratrici e i lavoratori che a parità di stipendio devono fronteggiare anche loro l’aumento delle bollette, dei beni di prima necessità, della benzina per spostarsi. Ecco: tutto questo all’Ard Raccanello Spa lo sanno bene e consapevoli dell’importanza che riveste il personale per la crescita degli utili aziendali ci sono venuti incontro accogliendo le nostre richieste”.
“Tutto ciò – concludono Sanna e Da Lio – è stato reso possibile oltre che dalle ottime relazioni sindacali, anche dall’ottima crescita registrata nel 2021 e dalle buone prospettive per l’anno in corso, nonostante tutta l’incertezza che regna in ogni settore a causa del conflitto in corso. Ma, evidentemente, all’Ard Raccanello hanno deciso di scommettere sul futuro perché credono in loro stessi e va dato atto all’azienda di aver investito molto in questo senso. Per esempio, la pandemia che per molte aziende ha significato crisi e in molti casi chiusura, per l’Ard Raccanello è diventata un’occasione di crescita e investimenti nella ricerca, sviluppo, sostenibilità e innovazione. Per esempio, lo smart working, inizialmente adottato per evitare i contagi, è stato via via accolto ed è diventata una nuova modalità di lavoro a disposizione dei dipendenti. E i risultati raggiunti hanno premiato questo atteggiamento”.
La Federazione Italiana Lavoratori Chimica Tessile Energia e Manifatture, FILCTEM CGIL, costituitasi al congresso di Pesaro il 9 aprile del 2010, opera in importanti comparti dell'industria e dell'artigianato (chimico-farmaceutico, tessile- abbigliamento e calzaturiero, gomma plastica, vetro, concia e pelli, ceramica e piastrelle, occhiali, lavanderie industriali, lampade e display), dell'energia (petrolio, trasporto gas, miniere) e dei servizi ad alta rilevanza tecnologica (elettricità, acqua, gas).
Lo scenario che la FILCTEM CGIL ha di fronte ormai è chiaro e la sfida del cambiamento va raccolta. L'industria italiana della chimica, del tessile, dell'energia, delle manifatture opera ormai in un regime di contesa permanente per conquistare e/o consolidare quote di mercato e posizioni competitive.
Da qui, l’impegno della CGIL, in Italia e in Europa, e della Federazione nel promuovere una vera e propria politica industriale integrata nei confronti del Governo e delle imprese su innovazione di processo e di prodotto, per puntare su maggiore efficienza energetica, tutela ambientale, eccellenza qualitativa del “made in Italy”, tracciabilità, ricerca, formazione e integrazione di filiere: elementi, questi, tutti indispensabili per affermarsi nella competizione internazionale, valorizzare e difendere il lavoro, l'occupazione, il merito, la professionalità.
Più di 232.000 iscritti, una tradizione unitaria storicamente consolidata nella Filcem e nella Filtea, 31 contratti nazionali di lavoro che si rivolgono ad una platea di oltre 1.500.000 lavoratrici e lavoratori, un'organizzazione “a rete” su tutto il territorio nazionale che si articola nelle sue sedi regionali e territoriali con migliaia di Comitati degli iscritti, RSU e RLS in quasi tutte le imprese.
Otto i fondi di previdenza complementare (oltre 430.000 gli iscritti associati al 31 dicembre 2012) nei quali la Filctem è fonte istitutiva: Fonchim (chimici, farmaceutici), Previmoda (tessili, abbigliamento), Fopen (Enel e altre società elettriche), Fiprem (gruppo Montedison), Pegaso (imprese elettriche e gas-acqua degli Enti locali), Fondenergia (Eni, petrolio, aziende private del gas), Foncer (piastrelle, ceramica, refrattari), Fondogommaplastica (cavi elettrici, plastica, gomma).
Inoltre sono presenti due fondi intercategoriali: Fon.te (che ha recentemente acquisito gli artigiani chimici, ceramica, tessili ex Artifond) e Fondapi (settori Confapi), oltre a Cooperlavoro (cooperative e dipendenti Cgil).
Tre i fondi integrativi sanitari attualmente presenti che, sempre al 31 dicembre 2012, assistono più di 320.000 tra lavoratori in servizio, le loro famiglie, i pensionati: Faschim (per i lavoratori chimici, farmaceutici e affini), Fisde (per i lavoratori Enel e altre società elettriche), Fasie (energia e petrolio, gas-acqua).
Operativo dal 1 febbraio 2013 anche San.Arti, il fondo intercategoriale artigiani (nel nostro caso, aree chimica e tessile).
Due, infine, le esperienze presenti di associazioni sociali e assistenziali: l'Arca (Gruppo Enel) e il Fasen (Gruppo Eni) che, insieme, sfiorano i 90.000 assistiti diretti.
La FILCTEM, tramite la Cgil, è affiliata alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC–CSI), alla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e a due delle sue federazioni più rappresentative: Epsu (servizi pubblici), IndustriAll – European Trade Union (industria e manifatture) in Europa, rispettivamente Isp e IndustriAll – Global Union a livello internazionale.
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