Romeo Barutta, Filt Cgil Veneto: "Puntiamo a rendere stabile, entro l'anno, la metà dei 150 contratti a tempo determinato"
Agrologic di Monselice, che gestisce la logistica di Aspiag, è la più importante piattaforma alimentare del Nord Est. E' stato aperto due anni fa, grazie ad importanti investimenti strutturali. Ha avuto un rilevante impatto ambientale e i problemi di traffico che ha causato non sono risolti, visto che va ancora realizzato il secondo casello autostradale in programma.
"Di positivo - dichiara Romeo Barutta, della segreteria Filt Cgil Veneto - c'è stato, senza dubbio, l'accordo con il sindacato che ha eliminato il rischio rappresentato dal sistema delle false cooperative, e ha portato ad affidare l'appalto a una società di capitali che ha assunto, come dipendenti, i 300 lavoratori che operano nel sito.
Ciò che non ha funzionato è l'impianto tecnologico, unico in Italia, deputato a meccanizzare completamente lo spostamento delle merci. Decine di milioni di euro impiegati per una struttura che ha presentato difetti sempre più difficili da affrontare. Al punto che, dal primo marzo 2023, si è scelto di tornare alla gestione manuale del magazzino. Non è certo una buona notizia, ma almeno viene eliminata la precarietà che ormai caratterizzava costantemente il sistema.
Del resto è l'intero settore della logistica che registra lacune dal punto di vista dell'automazione. La ragione: per troppi anni si è puntato esclusivamente sullo sfruttamento delle braccia a basso costo.
C'è, infine, la questione della stabilità del lavoro. Fino ad oggi solo 150 lavoratori sono stati assunti a tempo indeterminato.
Su questo punto, come Cgil, stiamo perseguendo un importante risultato, in collaborazione con la controparte e con la Regione Veneto (che tiene riunioni periodiche per monitorare la situazione, l'ultima c'è stata pochi giorni fa): la stabilizzazione, entro quest'anno, del 50% di circa 150 lavoratori a contratti a tempo determinato. E' un obiettivo che siamo convinti di poter raggiungere.
La realtà di Agrologic ha davvero delle peculiarità di cui tenere conto. La stragrande maggioranza dei lavoratori proviene da paesi stranieri, molti sono rifugiati politici, molti sono arrivati con mezzi di fortuna. Negli ultimi due anni sono transitate, per il sito, con contratti anche di solo qualche mese, oltre 600 persone, che hanno potuto ottenere un regolare permesso, che ha consentito a tanti di trasferirsi in altri paesi europei. Serve una forte formazione sulla sicurezza, poiché non tutti conoscono a sufficienza la lingua. Oltre 100 persone si recano al lavoro in bicicletta e su questo tema le Istituzioni devono fare di più: non è pensabile costruire una mega struttura senza prevedere l'obbligo di garantire un minimo di servizio di trasporto pubblico, anche se questo tema purtroppo è presente in tutto il territorio Veneto. Per garantire la sicurezza stradale è stato raggiunto un accordo che prevede una collaborazione con le forze dell’ordine per una specifica 'formazione stradale', già avviata in questi giorni, anche per scongiurare incidenti gravi, come purtroppo è accaduto qualche me fa, quando un lavoratore ha pero la vita sulla strada.
Su ognuno di questi ambiti siamo attivi, con uno sportello sindacale interno che fornisce un sostegno per tutte le pratiche necessarie, nonché per favorire un complicato processo di integrazione fra centinaia di lavoratori.
In un contesto molto complicato, abbiamo fatto sì che ci fosse solo lavoro regolare, una mensa interna, il riconoscimento della dignità delle persone.
Molto resta da fare e l'impegno deve essere di tutti: della parte datoriale, dei rappresentanti dei lavoratori, delle Istituzioni, della società civile. I risultati che auspichiamo arriveranno se continueranno le corrette relazioni sindacali con Aspiag e con Mag Servizi Società, che dovranno ulteriormente evolversi in un settore come quello della Logistica, dove la parola d’ordine, secondo la CGIL, è anticipare i cambiamenti del mercato, per poterli affrontare valorizzando le risorse umane".