Assemblea organizzativa della Flai Cgil di Padova, mercoledì 6 settembre, nello spazio esterno del Ristorante Etico “Strada Facendo” di Via Chiesanuova, a cui oltre ai vertici provinciali, regionali e nazionali – rappresentati, nell’ordine, da Francesca Crivellaro, Segretaria Generale della Flai Cgil Padova, Giosuè Mattei, Segretario Generale Flai Cgil Veneto e Pietro Ruffolo, Responsabile Politiche Europee Flai Cgil Nazionale – ha presenziato il sociologo Marco Omizzolo che ha parlato del caporalato, un fenomeno odioso ma che purtroppo ha assunto i caratteri della sistemicità dal momento che ormai si è diffuso, dal Sud al Nord, in tutti gli angoli del Paese e ormai ha travalicato quelli che erano i settori in cui era endemico, vale a dire, soprattutto, l’ agricoltura, ma anche l’edilizia o la logistica. Un’evidenza portata alla luce recentemente dal caso Grafica Veneta, ossia dallo scandalo che ha dimostrato di come il fenomeno abbia raggiunto anche settori che si credevano immuni, vale a dire quello della stampa.
E per parlare del fenomeno era difficile invitare qualcuno di più esperto di Marco Omizzolo, il sociologo che anni fa si è mescolato tra i migranti che ogni anno raccolgono ortaggi nelle campagne dell’Agro Pontino e che con loro ha lavorato per oltre un mese. Sempre che lavoro possa essere definito stare chino sui campi per 14 ore al dì, sette giorni su sette, per essere pagati circa 400 euro al mese e dover chiamare “padrone” colui che ogni giorno ti carica su un furgone, ti controlla e ti minaccia. Un’inchiesta che ha portato i braccianti a ribellarsi allo stato di schiavitù in cui molti di loro erano ridotti e che ne ha portato circa 5 mila in piazza, a Latina, a protestare. Ma non solo: anche a degli arresti e ad un processo con delle condanne. Un’esperienza raccontata nella sua ultima fatica letteraria, “Sotto padrone”.
Pubblichiamo il video integrale con l'intervento "Esperienze e Luoghi del Sindacato di Strada" di Marco Omizzolo.