Vertenza Amazon. Stop ai trasferimenti coatti

Per il momento è vittoria contro Amazon, il colosso dell'e-commerce ma ci sono ottime probabilità che stavolta la mediazione sia stata raggiunta. I 160 lavoratori della sede di Vigonza (Padova), che un paio di settimane fa erano stati avvisati con un messaggio su Whatsapp di un imminente trasferimento nelle nuove strutture di Dese (Venezia) e Vicenza (motivo per cui avevano proclamato 96 ore di sciopero), non sono più sotto diktat. Ovvero i trasferimenti saranno determinati solo su base volontaria. È l’accordo che Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto lunedì 11 ottobre, nel pomeriggio, durante un incontro tenutosi a Mestre tra i sindacati confederali, l'assessora al Lavoro Elena Donazzan e Giuseppe Occidente, segretario generale di Assoespressi, la società che gestisce il 90% della distribuzione di Amazon.

Dunque, positivo l'esito del tavolo, offerto dalla Regione Veneto, sulla situazione dei driver che operano per il sito Amazon di Vigonza. Assoespressi si è impegnata a non procedere con trasferimenti unilaterali (che poi equivarrebbero a una vera e propria riduzione di personale, attraverso una gestione a dir poco discutibile del sistema degli appalti e dei subappalti), ma solo a trasferimenti volontari. La prossima settimana si aprirà un tavolo di confronto sulla mobilità complessiva a livello regionale determinata dall'apertura di nuove sedi della Multinazionale. Il 14 ottobre, inoltre, ci sarà un incontro, sempre con la Regione Veneto, tra i dirigenti di Amazon e i sindacati confederali per fare il punto su tutte le questioni aperte dalla presenza e dalla crescita di questa azienda sul territorio regionale.

Prima dell’incontro il Segretario Generale della Filt Cgil di Padova, Massimo Cognolatto, aveva fatto delle considerazioni generali sulle dure condizioni lavorative in cui si trovano i driver (ritmi insostenibili stabiliti da un algoritmo, eventuali multe o danni al mezzo totalmente a loro carico, sabato e domenica come qualsiasi giorno lavorativo, le più evidenti) e aveva spiegato le ragioni dell’incontro. Ne proponiamo il filmato.

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