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Infortunio al cantiere dell'ex Rinascente. Fillea Cgil Padova: "Quel cantiere era già stato segnalato alle autorità competenti"

Fillea Cgil Padova: “La situazione di quel cantiere era già stata segnalata all'Ispettorato del Lavoro che effettivamente qualche settimana fa aveva fatto un’ispezione e sanzionato l’impresa edile responsabile dell’appalto e le aveva imposto di far fare un corso di formazione sulla sicurezza, ai propri lavoratori, alla Scuola Edile di Padova. Corso a cui però non sono andati i lavoratori, tra cui la vittima dell’infortunio, delle ditte che operavano in subappalto"

“Incidente maturato nonostante i passi da giganti sulla normativa che regola gli appalti in questo genere di lavori, evidentemente non ancora sufficienti. Se in trent’anni, il ritmo degli incidenti e delle vittime sul lavoro non è mai diminuito, significa che c’è qualcosa che continua a non funzionare”

“In tutta questa vicenda, l’unica cosa positiva è che il lavoratore non è in pericolo di vita. Per il resto, prevale solo un sentimento di frustrazione, impotenza e rabbia. E questo perché noi lo avevamo segnalato che in quel cantiere c’erano diverse cose che non andavano sotto vari profili: irregolarità nelle buste paga dei lavoratori, dubbie condizioni di regolarità rispetto al rapporto di lavoro, possibili irregolarità in tema di sicurezza e mancanza di chiarezza sulle imprese a cui la “Intesa Costruzioni srl” (l’impresa General Contractor responsabile dell’appalto) aveva subappaltato i lavori”. È decisamente arrabbiato Gianluca Badoer, Segretario Generale della Fillea Cgil di Padova dopo l’incidente successo ieri al cantiere presso la ex Rinascente in Piazza Garibaldi e che ha visto l’infortunio di un operaio a cui è crollato addosso il carico improvvisamente staccatosi da un argano.

“Segnalazioni – prosegue il sindacalista – che avevamo fatto all'Ispettorato del Lavoro, all’Ispettorato del Lavoro della Scuola Edile di Padova e addirittura ai vigili urbani. E in effetti, dopo la nostra segnalazione, il cantiere aveva subito un’ispezione, in seguito alla quale l’azienda titolare dell’appalto aveva subito una sanzione e l’obbligo di mandare i propri lavoratori a seguire un corso di formazione sulla sicurezza alla Scuola Edile di Padova. Corso che effettivamente i lavoratori hanno seguito, peccato però non coinvolgesse anche i lavoratori delle ditte che operavano in subappalto nel cantiere. E tra loro anche l’operaio che poi è rimasto vittima dell’incidente”.

“Una situazione – rilancia Badoer – che, nonostante sulla normativa sugli appalti siano stati fatti passi da gigante, presenta ancora degli aspetti fuori controllo. L’impresa titolare dell’appalto si è sempre dimostrata molto ostile rispetto alla nostra richiesta di confronto con i lavoratori e si è sempre rifiutata di dichiarare quali imprese operassero in subappalto presso il cantiere. Addirittura, non venivano nemmeno indicate nel piccolo cartello esposto sul cantiere, risultato poi strappato. E ci fermiamo qui perché l’ostilità e l’aggressività da parte del datore di lavoro non ci ha consentito di svolgere ulteriori verifiche”.

“La frustrazione, la rabbia e la sensazione di impotenza – conclude amaramente Badoer – nascono perché se questi incidenti accadono nonostante le segnalazioni e i controlli, significa che c’è qualcosa che non funziona. E del resto, se in trent’anni continuano ad esserci più di 1500 morti al lavoro all’anno, senza mai un’inversione di tendenza, mi sembra evidente che tutto quello che è stato fatto finora, in tema di sicurezza, non sia servito e non abbia raggiunto il suo scopo. E questo è un dato di fatto. Ecco, personalmente come sindacalista, è la cosa che non mi lascia dormire la notte: la consapevolezza che nonostante tu possa fare tutto quello che è nelle tue competenze fare per prevenire gli infortuni, come è avvenuto in questo caso, ciò non è sufficiente. Non possiamo più andare avanti così o questa carneficina silenziosa non finirà mai.”  

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