Fillea Cgil Padova: “La politica batta un colpo! Le Istituzioni non rimangano indifferenti davanti a questo cinico gesto di irresponsabilità sociale perpetrato da parte dei dirigenti di Italoforme srl che ha gettato, dall’oggi al domani, 44 lavoratori – e le loro famiglie – nella disperazione”
“Chiediamo l’istituzione di un tavolo regionale per tentare una via che salvaguardi i posti di lavoro. Necessaria anche una riflessione sulla recente riforma in tema di diritto fallimentare che permette agli imprenditori di chiudere, in un giorno, un’azienda senza nessuna comunicazione scritta ai lavoratori ma non prevede contestualmente per quest’ultimi l’erogazione degli ammortizzatori sociali per cui bisogna attendere diversi mesi”
“Le istituzioni e la politica non rimangano indifferenti! Ci sono 44 lavoratori, e le loro famiglie, che circa una settimana fa hanno improvvisamente scoperto di non poter più contare su uno stipendio. Non possono essere abbandonati a loro stessi! Davanti a quanto successo è necessario un intervento delle istituzioni! Chiediamo che la Regione si adoperi immediatamente per convocare, intorno ad un tavolo, azienda e organizzazioni sindacali per cercare una via che salvaguardi i posti di lavoro. Chiediamo a tutti di non lasciarci soli!”
È un vero e proprio appello quello che la Fillea Cgil di Padova ha deciso di diramare per avvisare del presidio che i lavoratori di Italoforme srl (storica azienda di Este che lunedì scorso, senza dare nessuna comunicazione scritta ai lavoratori, ha chiuso i battenti) faranno martedì 18 luglio, a partire dalle 8.00 del mattino, davanti ai cancelli chiusi dell’azienda in via Callido, 6 a Este.
“Un appello a partecipare che rivolgiamo a tutti ma in particolare a chi ha responsabilità istituzionali – insistono i lavoratori e il sindacato – perché non è possibile che nel ricco e sviluppato Veneto i lavoratori, senza i quali nessuna impresa è possibile, vengano considerati né più né meno che degli utensili da scartare senza nessuna remora, quando non se ne ha più bisogno. Stiamo parlando di persone, dietro alle quali ci sono delle famiglie che dipendono da loro! Non si può restare in silenzio davanti a quanto sta loro accadendo e lasciare che paghino per l’irresponsabilità di chi ha portato Italoforme alla bancarotta!”
“Accanto a questo – conclude la Fillea Cgil Padova – è necessaria anche una seria riflessione sull’ultima riforma in materia di diritto fallimentare che permette situazioni come quella appena avvenuta a Italoforme, dove i lavoratori possono perdere senza nessun preavviso la loro occupazione ma devono attendere mesi, dalla sospensione dal lavoro, prima che scattino gli ammortizzatori sociali con cui sostenere loro e le proprie famiglie”.