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Emergenza Casa: ieri sfratto a famiglia di Mortise. L’altro ieri, ne era stato impedito uno da un alloggio Ater a danni di un anziano in precarie condizioni di salute

Situazione sempre più drammatica quella che si sta vivendo a Padova e provincia sul fronte della casa. Sono ancora 714 quelli esecutivi in lista d’attesa, secondo Michele Brombin, Segretario del Sunia Cgil Veneto che negli ultimi due giorni è dovuto intervenire altrettante volte per evitare che le persone finissero in mezzo ad una strada. Operazione andata a buon fine, l’altro ieri quando grazie alla sua presenza, Giuseppe di Bella, un ex artigiano di 70 anni con problemi di salute, da parecchi anni alloggiato in un appartamento Ater in via Luxardo a Torre ha evitato di doverlo abbandonare, sorte che purtroppo è capitata ieri ad una famiglia residente a Mortise, in un appartamento affittato da un privato, da cui se ne è dovuta andare per morosità nei pagamenti dell’affitto.

Sullo sfratto avvenuto ieri, è stato rilasciato il seguente Comunica Stampa

Sunia di Padova: “Eseguito stamane uno sfratto a Mortise che ha portato alla divisione di una famiglia. Madre e figlio minore alla Casa a Colori, figlio maggiorenne e padre non si sa”

Assurdo che con tutti gli alloggi vuoti o sfitti di proprietà del Comune o dell’Ater in città, la gente sfrattata rischi di trovarsi in mezzo alla strada”

Purtroppo, diversamente da ieri, stamane non è stato possibile impedire l'esecuzione di uno sfratto per morosità a una famiglia che risiedeva a Mortise, presso un piccolo appartamento (circa 30 mq.) di proprietà di un privato. Certo si tratta di due casi diversi: ieri l’appartamento apparteneva all’Ater e l’inquilino cui siamo riusciti ad evitare lo sfratto era un anziano, mentre il caso di oggi riguarda una famiglia di cittadini che viveva in un appartamento di proprietà di un privato. Ma l'effetto, cioè il dramma di ritrovarsi senza un tetto sopra la testa, resta dannatamente uguale”. È amareggiato, ma sempre molto determinato, Michele Brombin Segretario del Sunia Cgil Veneto.

Purtroppo – conferma – la soluzione, che è ben lungi dall’essere tale, è stata la divisione della famiglia. La madre e il figlio minore verranno temporaneamente ospitati dalla Casa a Colori, grazie al sostegno materiale dell'Ulss che ne coprirà la non trascurabile spesa, ma per il padre e l'altro figlio (ha iniziato a lavorare da tre mesi, il padre disoccupato) la situazione è in alto mare e stiamo valutando il da farsi, considerato che le spese per l'alloggio presso la Casa a Colori sarebbero tutte a loro carico e difficilmente potrebbero permettersele. Speravamo di riuscire ad ottenere un rinvio per avere altro tempo da impiegare nella ricerca di una soluzione ma il padrone di casa è stato irremovibile”.

Evidentemente non ne voleva più sapere – aggiunge Michele Brombin – considerato che la situazione si trascinava da prima della pandemia e proprio per effetto della sua esplosione lo sfratto era stato sospeso. Nel frattempo, uno dei figli della famiglia, diventato maggiorenne, ha iniziato da qualche mese a lavorare e la nostra proposta era di rientrare pian piano del debito confidando sul suo stipendio e sull'aiuto economico da parte del Comune, motivo per cui avevamo contattato qualche settimana fa l'avvocato che cura gli interessi del padrone di casa proponendogli questa soluzione. La mediazione però non è andata a buon fine e adesso madre e figlio minore si ritroveranno da una parte e padre e figlio diciottenne da un'altra, chissà poi dove”.

Ciò che preoccupa – conclude il Segretario del Sunia – è che di famiglie che rischiano di finire in mezzo a una strada per la sopravvenuta incapacità a sostenere le spese per l'affitto sono tante e la pandemia ha solo peggiorato le cose. Per cui, quel che temiamo è che siamo solo agli inizi di un fenomeno che rischia di avere proporzioni tragiche ed è una cosa francamente assurda considerato l'alto numero di appartamenti vuoti o sfitti, in città, sia dei privati, sia di proprietà del Comune e dell’Ater”.

Nel filmato il commento sulla vicenda di Michele Brombin, Sunia Cgil Veneto

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