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La FP Cgil Padova lancia l'allarme: l'Assistente Infermiere mina la qualità dell'assistenza sanitaria e precarizza il personale

“Una novità che si aggiunge alle future riorganizzazioni di reparti e personale previste dall’Azienda Ospedaliera, dalle Aziende sanitarie e dalle case di riposo, su indicazione della Regione, che rischia di aumentare l’emorragia di infermieri e OSS verso il settore privato”

La Funzione Pubblica CGIL di Padova esprime forte preoccupazione per l'introduzione nella sanità padovana della nuova figura professionale dell'Assistente Infermiere. Questa figura, creata da un accordo Stato-Regioni del 3 ottobre 2024, si colloca a metà strada tra l'Operatore Socio Sanitario (OSS) e l'Infermiere, e mira – nelle intenzioni della Regione – a coprire la cronica carenza di personale sanitario nelle strutture venete.

“L'introduzione dell'Assistente Infermiere – dicono la Segretaria Generale della Fp Cgil Padova, Alessandra Stivali, e il Segretario Provinciale, Alfredo Sbucafratta – pur presentata come soluzione alla carenza di personale, rischia di compromettere la qualità dell'assistenza e di acuire la precarietà del settore. Non possiamo accettare che la sanità padovana diventi un laboratorio per sperimentazioni che mettono a rischio la salute dei cittadini e i diritti dei lavoratori."

Sono diversi i punti critici che la Fp Cgil Padova, solleva. “Innanzitutto – spiegano Stivali e Sbucafratta – rischiamo una dequalificazione della professione: l'Assistente Infermiere, con un percorso formativo ridotto di 500 ore (di cui 280 di tirocinio e 20 di esercitazioni), non può sostituire la complessa professionalità dell'Infermiere laureato. È bene sottolineare che gli OSS hanno alle spalle una formazione diretta a fornire un certo tipo di assistenza, per esempio, sotto il profilo dell’accoglienza, della pulizia e via discorrendo. Gli infermieri invece sono formati nella somministrazione dei farmaci, nella verifica dei parametri, nell’utilizzo e gestione di determinati apparecchi e impianti destinati ai pazienti. Insomma, il pericolo prospettato è una delega impropria di mansioni, con conseguente diminuzione della qualità delle cure con tutto quel che ne conseguirà per i pazienti. Un’eventualità che aumenta il rischio giuridico di contenziosi, legati ad una mancanza di autonomia della nuova figura, dato che è previsto che opererà sempre sotto la supervisione e su indicazione dell'infermiere, mancandogli del tutto l’indipendenza clinica. Tutto ciò, inutile sottolinearlo, rischia di creare un limbo professionale, rendendo incerti i confini delle responsabilità e generando potenziali conflitti”.

“Inoltre – proseguono i due rappresentanti sindacali - l’introduzione di questa figura è fortemente legata alle future riorganizzazioni dei reparti e personale che l'Azienda Ospedaliera, su impulso della Regione, dovrà attuare e che, in parte, sta mettendo in campo per risolvere la carenza di personale infermieristico (senza introdurre attualmente la figura di assistente infermiere). Riorganizzazioni che si inseriscono in un momento di forte pressione sul personale sanitario, già stremato da carichi di lavoro insostenibili, che rischia di aumentare (e in realtà sta già accadendo) le dimissioni volontarie e l'esodo verso il privato.

"Per questo motivo – concludono Stivali e Sbucafratta - chiediamo di sospendere le riorganizzazioni e di ragionare, in maniera graduale e condivisa, con le parti sindacali, soprattutto all'interno dell'area critica e chirurgica. È fondamentale dialogare e continuare con il confronto, soprattutto in merito al futuro inserimento di questa nuova figura e avviare un serio piano di assunzioni di infermieri, garantendo percorsi formativi adeguati e valorizzando le professionalità esistenti, sia dal punto di vista professionale che economico e stipendiale. La sanità pubblica non può permettersi scorciatoie che mettano a repentaglio la salute dei cittadini e la dignità del personale. Proprio oggi, avremo un'assemblea con le lavoratrici e i lavoratori a cui parteciperà anche il nostro Coordinatore Nazionale, Marco Vitelli, in cui li informeremo sull'evoluzione della situazione, rimanendo sempre pronti ad intraprendere tutte le azioni necessarie per la loro tutela e di quella della qualità del servizio sanitario pubblico".

Il servizio di TV7 Triveneta sull'allarme lanciato dalla FP Cgil Padova riguardo alla figura dell'"Assistente Infermiere" e sulle future riorganizzazioni di personale e reparti previste dall'Azienda Ospedaliera

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