Dichiarazione di Aldo Marturano, Segretario Generale Cgil Padova, Samuel Scavazzin, Segretario Generale Cisl Padova e Rovigo, e Massimo Zanetti, Coordinatore Uil Padova
Cgil Cisl e Uil: “Non possiamo che esprimere forte perplessità davanti alla decisione, autorizzata dall’ente di governo, ossia Comune e Provincia, su richiesta dell’azienda, ossia Busitalia, di aumentare il prezzo dei biglietti delle corse urbane ed extraurbane del Trasporto Pubblico Locale.
Una posizione, la nostra, dettata sia dalla consistenza dell’incremento del costo dei biglietti – più del 30% per le corse cittadine – sia per il particolare momento in cui cade questa decisione, con un’inflazione che viaggia verso il 9% trascinata dall’aumento dei beni di prima necessità, delle materie prime, dell'energia e dei servizi in generale, mentre gli stipendi con cui le lavoratrici e i lavoratori mantengono le proprie famiglie sono drammaticamente fermi, dati OCSE, da più di 30 anni.
Non solo. Vediamo in questa decisione il ripetersi del solito schema per cui agli errori, alla mancata programmazione e scarsa lungimiranza delle scelte aziendali di una società che, ricordiamolo, resta pubblica, si rimedia chiamando i soliti noti, i cittadini che usufruiscono di quei servizi, a pagare la crisi. Il che, considerata la scarsa qualità dei servizi ricevuti, risulta un’ulteriore e amara beffa.
Tutto ciò non può che disincentivare l’uso dei mezzi pubblici, cosa particolarmente grave sia per qualità della vita dei cittadini, sia per l’ambiente, in questi tempi così drammaticamente segnati dall’emergenza climatica. Si tratta, non a caso, di un settore su cui si concentrano molte delle risorse previste dal Pnrr.
Infine, un’ultima considerazione. In tutto questo dibattito brillano per la loro assenza, sia il Governo, sia la Regione. Più di un mese e mezzo fa, avevamo fatto richiesta pubblica di un incontro con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, per discutere di tutta la questione e chiedere alla Regione di assumere un ruolo da mediatore con Ferrovie dello Stato, azionista di maggioranza in Busitalia, senza ricevere nessuna risposta. Siamo di fronte all’assoluta insensibilità delle istituzioni regionali verso il trasporto pubblico locale”.