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"Stabilizzazione degli insegnanti, inutili e fuorvianti le celebrazioni dell'Ufficio Scolastico Regionale". La denuncia del Comitato Precari della Flc Cgil Padova

"Scuola, stabilizzazione degli insegnanti: un'abissale distanza tra la propaganda e la realtà, soprattutto per ciò che riguarda il sostegno"
 
Il commento del Coordinatore del Comitato Precari della Flc Cgil Padova, Alessio Meloro
 
"All’avvio del nuovo anno scolastico, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) per il Veneto diffonde un comunicato celebrando un “grande lavoro di stabilizzazione” ed esibendo numeri: 4.020 immissioni in ruolo complessive, di cui 950 sul sostegno, e oltre 2.000 docenti confermati rispetto allo scorso anno come garanzia di continuità. Una rappresentazione rassicurante, che però non trova riscontro nella realtà delle scuole.
 
Dietro agli annunci, infatti, resta un dato che non si può nascondere: sono tantissimi i posti di sostegno in Veneto ancora coperti da docenti precari. Non si tratta di episodi isolati, ma di una condizione cronica che si ripete ogni anno e che compromette il diritto allo studio e all’inclusione degli studenti e delle studentesse con disabilità. La situazione di Padova ne è una prova. Nella sola provincia ci sono 234 cattedre di sostegno a tempo determinato nella secondaria di secondo grado, 379 nella secondaria di primo grado, 314 nella scuola primaria e 60 nella scuola dell’infanzia. In totale, 987 cattedre a tempo determinato, senza considerare gli spezzoni. Questo numero da solo supera le 950 assunzioni sul sostegno che l’amministrazione rivendica come risultato per l’intero Veneto. È la prova evidente che i numeri celebrati dall’USR non corrispondono alla realtà, ma servono probabilmente a nascondere un’emergenza strutturale. 
 
È necessario ribadirlo con chiarezza: la conferma di un insegnante precario da un anno all’altro non equivale a stabilizzazione. La continuità non si ottiene con contratti a tempo determinato rinnovati annualmente, ma con assunzioni stabili, percorsi di formazione programmati e politiche di reclutamento adeguate al fabbisogno reale. Spacciare la precarietà reiterata per continuità significa tradire le famiglie, gli alunni e i docenti oltre che svilire il diritto costituzionale all’istruzione inclusiva. Anche il recente decreto sulla continuità dei docenti precari non risolve il problema: rappresenta solo un palliativo che non elimina la precarietà, ma la istituzionalizza. Lo stesso concorso PNRR2, che doveva rappresentare un’occasione di svolta, ha prodotto pochissimi posti a livello nazionale, e in Veneto addirittura non sono stati messi posti a disposizione sul sostegno per la scuola secondaria di secondo grado. Una scelta che dimostra la totale assenza di una strategia seria per garantire inclusione e stabilità. 
 
Non servono annunci autocelebrativi, ma azioni concrete come un piano straordinario di assunzioni sui posti vacanti di sostegno, percorsi di specializzazione accessibili e che rispecchino il fabbisogno delle singole Regioni, concorsi con un numero di posti adeguato per ogni ordine e grado di scuola. Solo così sarà possibile garantire continuità educativa agli studenti e condizioni dignitose ai lavoratori. Alle famiglie che ogni anno si trovano a ricominciare da capo diciamo con chiarezza: “non siete sole”. Sappiamo quanto sia faticoso vedere interrotto un percorso educativo che dovrebbe essere stabile, ricostruire relazioni che richiedono tempo e fiducia, e sentirsi abbandonati da un sistema che parla di inclusione ma pratica precarietà. 
 
Per questo continueremo a denunciare la distanza tra propaganda e realtà e a rivendicare con forza il diritto delle ragazze e dei ragazzi a una scuola realmente inclusiva, fatta di insegnanti stabili, preparati e presenti lungo tutto il percorso scolastico. La continuità non può essere precarietà mascherata. La continuità si costruisce con stabilità vera, con assunzioni a tempo indeterminato e con investimenti seri nella scuola pubblica". 
 
Comitato Precari FLC CGIL Padova
Coordinatore Meloro Alessio  
 
Nel filmato, l'intervento della Segretaria Generale della Flc Cgil Nazionale, Gianna Fracassi, sul difficile inizio di quest'anno scolastico
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