L’11 marzo scorso sono state pubblicate le Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo scatenando reazioni rintracciabili sui siti delle Associazioni Professionali e delle associazioni disciplinari. Tra i commenti e le valutazioni critiche, particolarmente azzeccata è la dichiarazione di Italo Fiorin, già coordinatore del gruppo che ha lavorato sui “Nuovi scenari” del 2018 che hanno integrato le Indicazioni del 2012. “Guardano più al passato che al futuro. Ci sono delle cose belle e delle cose nuove, ma le cose belle non sono nuove e le cose nuove non mi sembrano molto belle. Il tutto condito con abbondante retorica, esortativa, ripetitiva, pedantesca.”
Il 20 marzo il Ministero ha aperto la consultazione delle scuole, tramite un questionario con 22 quesiti a risposte chiuse. Una sola prevede la possibilità di non condividere. Tutte le altre propongono formule varie, ma a partire da un sostanziale apprezzamento. Alla fine si possono aggiungere alcune righe. Nei giorni scorsi è stata attivata una casella di posta elettronica del Ministero alla quale inviare “ulteriori osservazioni, commenti e suggerimenti, possibilmente inviando i testi anche in formato word”.
Quel che invece non è cambiata è la data entro cui si possono inoltrare le proprie osservazioni, ossia entro il prossimo 10 aprile!
Secondo la Flc Cgil Padova e diverse associazioni del mondo della scuola padovana, non è accettabile una scadenza così vicina. Si tratta di un documento di oltre 150 pagine che, una volta approvato in via definitiva, determinerà l’attività delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per i prossimi anni. Dirigenti e docenti devono avere il tempo di leggerle, studiarle, confrontarsi, elaborare collegialmente le loro considerazioni e scriverle. Chiedere di fare velocemente significa non considerarli dei professionisti. Non lo possono fare in modo serio nel pieno delle attività didattiche. E non dare a dirigenti e docenti il tempo necessario significa non volere una consultazione seria, ma cercare un plebiscito.
Per questo anche la Flc Cgil e le associazioni padovane del mondo della scuola si uniscono a quelle che hanno convocato per domani, martedì 2 aprile a Roma, una giornata di studio per chiedere una autentica fase di consultazione per una riscrittura partecipata e propongono ai dirigenti e ai collegi dei docenti di non rispondere ai quesiti del questionario e invece approvare e inviare al Ministero e agli USR documenti con osservazioni e proposte e soprattutto chiedere che siano dati tempi adeguati di riflessione e confronto.
Le associazioni coinvolte: MCE Movimento di Cooperazione Educativa - CIDI Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti- Proteo Fare Sapere-Legambiente scuola e formazione-ANDIS Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici-ANFIS Associazione Nazionale Formatori Insegnanti supervisori-AMDZ Associazione Maestro Dino Zanella
Nel filmato, le critiche alle linee guida del primo ciclo scolastico espresse da Gianna Fracassi, segretaria generale Flc-Cgil