“In questo momento di forte difficoltà le dichiarazioni del Presidente Zaia e degli industriali di Padova e Treviso dimostrano che nessuno di loro è assolutamente capace di rendersi conto della gravità della situazione. In questo scenario, in cui il sindacato si sta sforzando di creare unità e collaborazione, le imprese non dimostrano né maturità né serietà: mentre potevano essere prese misure più drastiche per contenere il contagio e per cercare di risolvere questa crisi nel minor tempo possibile, vengono fatte da parte di Assindustria Venetocentro richieste di assoluta liberalizzazione delle attività che non tengono minimamente conto né della sicurezza nazionale né dei rischi per la salute dei singoli lavoratori. Questa loro posizione, avvalorata dalle dichiarazioni di Zaia, rende esplicito chi dovrebbe vergognarsi agli occhi della comunità già provata dall’incertezza per il proprio domani.
E, per finire, il controllo delle misure di sicurezza all’interno delle aziende verrà lasciato ancora una volta, come già viene fatto per la salute e la sicurezza, in mano ai lavoratori? Il tutto mentre le aziende stanno dimostrando che l’unico loro interesse, anche in questo contesto, è solo quello di produrre senza sosta e senza criterio.” ha dichiarato a fine giornata Loris Scarpa, segretario generale della Fiom di Padova.
Padova, 8 marzo 2020