La CSP Spa conferma ancora una volta di non avere nessun interesse a stabilire relazioni industriali costruttive, basate sul confronto e sul rispetto delle
rappresentanze dei lavoratori e dei lavoratori stessi. Con un preavviso di poche ore l’azienda ha richiesto l’annullamento dell’incontro previsto per il 19 settembre in sede ministeriale e fissato ai primi di agosto al MiSE.
Tale incontro aveva carattere di forte urgenza per monitorare una situazione aziendale preoccupante sotto tutti i punti di vista, dopo le vicende giudiziarie di inizio estate
che hanno coinvolto i vertici aziendali di allora. Malgrado i tentativi di rifare una nuova facciata all’azienda, i lavoratori CSP percepiscono ormai da diversi mesi stipendi a singhiozzo e in ritardo rispetto alle normali scadenze di paga, comprese le indennità di trasferta; non vengono inoltre erogati i buoni pasto né pagati i contributi di mèta Salute e Cometa e neanche i trattamenti di fine rapporto ai lavoratori dimessi.
L’incontro al Ministero aveva lo scopo di ricevere maggiori informazioni sull’intera situazione aziendale. Non ci sono certezze sulle prospettive occupazionali future, mentre sale lo stato di preoccupazione e di ansia dei lavoratori CSP. Le OOSS, unitamente alle RSU e alle RSA, riunitesi unitariamente a Roma esprimono forte disappunto e apprensione per la situazione in azienda e per lamancanza di chiarezza. Chiedono all’azienda di provvedere immediatamente al pagamento degli stipendi e delle spettanze arretrate dei lavoratori; di presentarsi al confronto presso il tavolo istituzionale attivato al MiSE senza procedere con atti preventivi unilaterali.
Inoltre, visto il protrarsi della grave situazione, aprono lo stato di agitazione in azienda prevedendo un primo pacchetto di 8 ore di sciopero a livello nazionale.
Fim-Cisl e Fiom-Cgil Nazionale