In vista dell’apertura delle buste legate all’asta competitiva per l’acquisto della Fonderia Anselmi Spa in liquidazione, che si terrà giovedì 11 maggio alle ore 11 presso lo studio LS Lexjus Sinacta di Padova, i lavoratori, le Rsu e le Oo.Ss della Fiom e della Fim hanno voluto scrivere una lettera a tutti coloro che sono coinvolti nelle varie procedure per la risoluzione della questione.
Nella lettera i lavoratori chiedono che si vigili sulla procedura sottolineando che la priorità di ognuno debba essere la ripartenza della fonderia della quale si sono presi cura, nonostante tutto e tutti, in questi lunghi mesi. La mancata ripartenza della fonderia sarebbe la sconfitta di tutto il sistema istituzionale, politico regionale e locale. E confidano, dopo tanto lavoro svolto da tutti, che giovedì ciò sia scongiurato.
La preoccupazione purtroppo è comunque presente visti gli accadimenti che hanno accompagnato la vertenza. Soprattutto le settimane che sono intercorse fra la precedente asta e quella di giovedì. Settimane complicate in cui i rapporti con la procedura e il liquidatore sociale, privi di trasparenza nelle scelte compiute da parte di questi e di continue vessazioni. Nessuna provocazione è stata accettata dai lavoratori che hanno assecondato le richieste del liquidatore sociale con l’unico obiettivo di chiudere l’asta senza intoppi e di arrivare ad una risoluzione positiva della situazione per riprendere a più presto i lavori della fonderia.
Il testo della lettera sopracitata è riportato in calce:
Oggetto: Asta competitiva Fonderia Anselmi Spa in liquidazione
Egr. Sig.re e Sig.ri,
Le OO.SS. Fim e Fiom di Padova unitamente alle RSU Fonderia Anselmi Spa, con la presente lettera,vogliono auspicare che veramente Giovedì 11 maggio prossimo sia una giornata positiva e significativa per la ripartenza della Fonderia Anselmi di Camposampiero e per i dipendenti, le loro famiglie ed il territorio tutto.
Le settimane che sono intercorse dalla precedente asta ad oggi sono state settimane complicate e di difficile gestione nei rapporti con la procedura e il liquidatore sociale, privi di trasparenza nelle scelte compiute da parte di questi, e di continue vessazioni. Non abbiamo accettato provocazioni. Abbiamo assecondato inspiegabili richieste del liquidatore sociale con l’obiettivo che l’asta possa realizzarsi questa volta senza intoppi.
Rimaniamo preoccupati perché troppe ombre e lungaggini si sono concentrate su questa vertenza e ad oggi, dal 27 marzo 2017, firma dell’accordo col Prefetto, siamo ancora in attesa di notizie dell’autorizzazione della cassa integrazione straordinaria, dell’anticipo sociale da parte delle banche convenzionate con la Regione e del progetto ambientale regionale. Abbiamo ottenuto faticosamente i famigerati Mille Euro tornando a mobilitarci. Abbiamo permesso la riconsegna dei modelli e fusioni per agevolare procedura e i possibili acquirenti.
Da tutto ciò, capite le nostre preoccupazioni, ma ricordiamo inoltre che non siamo assolutamente disperati; abbiamo un obiettivo preciso: il nostro lavoro e la ripartenza della Fonderia! Non siamo ciechi, siamo lucidi!
Pertanto scriviamo a voi affinché vigiliate ognuno per i rispettivi compiti!
Già in lettere precedenti abbiamo voluto significareche l’interesse dei lavoratori e la ripartenza dell’azienda con piani industriali seri, risulti prioritario al mero interesse di realizzo economico del liquidatore e della procedura.
Fino ad oggi i lavoratori hanno vigilato e mantenuta viva la fonderia e in sicurezza ambientale sacrificando le famiglie e utilizzando i propri risparmi fino anche ad indebitarsi, tutto ciò con un obiettivo chiaro!
La non ripartenza della fonderia non è un problema solo sindacale e occupazionale, ma è la sconfitta di tutto il sistema istituzionale, politico regionale e locale. Pertanto confidiamo, dopo tanto lavoro svolto da tutti, che ciò sia assolutamente scongiurabile.
Puntualizziamo infine che il contenuto di questa lettera, non c'entra né con l’etica né con la moralità, ma richiama l’applicazione del principio costituzionale del diritto al lavoro che sancisce i diritti dei lavoratori, ma anche i doveri dell’impresa: “L’iniziativa privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
Distinti Saluti
Rsu Fonderia Anselmi Spa
Oo.SS Fiom e Fim Padova