Ieri si è contato il 132° morto sul lavoro del 2019.
132 morti in 78 giorni, quasi due morti al giorno e ogni giorno che passa questo numero aumenta incessantemente nell’indifferenza del governo e purtroppo anche di gran parte dell’opinione pubblica senza considerare le malattie professionali e le invalidità da lavoro. Morire sul lavoro pare essere “normale”, quasi un danno collaterale del sistema economico e del fare impresa. Tutto ciò non deve passare sotto silenzio, né tanto meno può essere accettabile la possibilità di morire mentre si è al lavoro a prescindere dall’età, dalla formazione e dal tipo di contratto.
Morire sul lavoro è e dev’essere per tutti immorale e inaccettabile.
Il lavoro è un diritto che deve dare dignità e non deve portare morte e malattie. I sindacati dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche di Padova ora si mobilitano affinché tutti i lavoratori e le lavoratrici possano liberarsi. Per informare correttamente i lavoratori e le lavoratrici del comparto metalmeccanico e non solo della provincia di Padova, le organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM hanno fatto partire nel mese di marzo una campagna di assemblee e volantinaggi dal titolo “O ti fermi o muori” che vedrà il suo culmine nella giornata del 28 marzo 2019 con lo sciopero di 8 ore e la manifestazione unitaria che attraverserà Padova partendo dal Tribunale per raggiungere Piazza Garibaldi passando per via Venezia, via Trieste, Corso del popolo, via Zabarella e via VII Febbraio.
Nelle giornate che precederanno la manifestazione sono stati già organizzati diversi volantinaggi nelle zone industriali della provincia di Padova, si è partiti ieri nella zona di Bagnoli e Conselve, oggi i lavoratori e le lavoratrici saranno per le strade delle zone industriali di Piove di Sacco, Legnaro, Ponte San Nicolò, Brugine, Rubano, Mestrino, Veggiano, Cervarese e Teolo. Il 20 marzo sarà la volta di Borgoricco, Loreggia, Limena e cittadella. Il 21 si volantinerà sempre nelle zone industriali di Campodarsego e Albignasego, il 22 a Vigonza, Camposampiero, Campodarsego e Borgoricco per finire il 26 marzo, due giorni prima della manifestazione, nelle zone industriali di Padova, Camin e Monselice.
“Siamo in guerra e per questo motivo i metalmeccanici si stanno attrezzando. Non ci adeguiamo a questo stato delle cose e per tanto stiamo lavorando per questa importante manifestazione unitaria che lasci il segno e che possa essere un punto di partenza per un nuovo modo di fare impresa compatibile con le persone, ma anche con l’ambiente” dichiarano i tre segretari generali di Fim, Fiom e Uilm della provincia di Padova.
FIM FIOM UILM DI PADOVA
19 marzo 2019