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ACCIAIERIE D’ITALIA: LO STABILIMENTO DI LEGNARO PARTECIPA ALLO SCIOPERO NAZIONALE

Anche lo stabilimento di Legnaro e i suoi dipendenti parteciperanno allo sciopero di 4 ore indetto da Fiom, Fim e Uilm nazionali per lunedì dopo l’infruttuoso confronto con il governo della scorsa settimana ed esteso a tutti i siti del gruppo. I lavoratori di Legnaro si ritroveranno domani, lunedì 21 novembre 2022, per un’ora di assemblea dalle 11,30 alle 12,30 e sciopereranno per 4 ore durante il pomeriggio.

Per la sede di Legnaro si parla di 25/26 lavoratori che ruotano in cassa integrazione dal 2021 tra CIGO e CIGS.

I lavori di ristrutturazione, da tempo promessi, non sono mai partiti e per mantenere operativi gli impianti presenti sono necessari solleciti e segnalazioni.

I lavoratori di Legnaro hanno visto tutte le varie fasi dell’estenuante vertenza Ilva prima, Arcelor Mittal poi, e Acciaierie D’Italia ora, e, seppur provati, continueranno a sostenere la vertenza dell’intero gruppo Acciaierie D’Italia, oltre a quella per il loro del sito di Legnaro.

L'incontro al Ministero per le imprese e il Made in Italy, se ha consentito di verificare rinnovata una disponibilità del governo a considerare la vertenza di Acciaierie D'Italia centrale e strategica per l'insieme dell'industria manifatturiera in Italia, non ha però consentito di fare concreti passi avanti per quanto riguarda il merito delle questioni aperte, non fosse altro per l'assenza dell'azienda al tavolo.

Per queste ragioni le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm hanno deciso di proclamare per lunedì 21 novembre uno sciopero generale in tutti gli stabilimenti del gruppo di 4 ore a sostegno delle seguenti proposte e rivendicazioni:

- lo Stato acquisisca il controllo e la gestione degli impianti nazionalizzando o diventando socio di maggioranza, rinegoziando l'accordo che prevede la transizione dei nuovi assetti societari al 2024, stabilendo e vincolando l’utilizzo dei fondi e la loro destinazione;

- Acciaierie D'Italia ritiri il provvedimento di taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell'indotto;

- il governo sia garante di un riequilibrio delle relazioni sindacali all’interno del Gruppo ADI oggi assenti;

- il governo costituisca un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati per garantire la risalita produttiva e la rinegoziazione del mancato accordo sulla cassa integrazione straordinaria;

- sia confermata da parte del Ministero del Lavoro, l’integrazione al reddito per i lavoratori Ilva in A.S;

- siano garantire le condizioni di salute e sicurezza in tutti gli stabilimenti.

 

20 novembre 2022

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