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Appalti all’Usl 6: l’indagine e la denuncia della Fp Cgil Padova

Pagina de il Mattino di Padova sull’indagine promossa dalla Fp Cgil di Padova sull’alto numero di contratti avviati o rinnovati tra il 2021 e il 2022 dall’Usl 6 e che ha visto la spesa di circa 2 milioni di euro solo per garantire le sole attività di Pronto Soccorso sul territorio.


Di Simonetta Zanetti

Medicina d'urgenza, ma anche Ufficio per le relazioni con il pubblico, servizio di trasporto dei malati e attività amministrativa, fino ai magazzini. Sono queste le coordinate di una sanità sempre più appaltata ai privati. Meno identitaria e autonoma e sicuramente più rigida e frammentata nei servizi. A denunciarlo è la Fp Cgil che ha messo in fila una dozzina di contratti avviati o rinnovati tra il 2021 e l'anno in corso per oltre 9 milioni a titolo esemplificativo della direzione percorsa dalla sanità veneta: esternalizzare. Molteplici le motivazioni che tuttavia delineano un quadro nitido.

Il NODO MEDICI

La partita più consistente riguarda i medici d'emergenza e, in seconda battuta, gli anestesisti. Il 14 gennaio 2022 il direttore generale dell'Euganea Paolo Fortuna ha affidato alla Cooperativa Sociale La Fenice di Sassuolo l'assistenza medica in capo alle Uoc di Anestesia e Rianimazione dei presidi ospedalieri di Schiavonia, Piove di Sacco e Cittadella per un periodo orientativo di un mese per turni notturni e festivi, attività di sala operatoria e ambulatoriale per un importo complessivo di 135.960 euro (esente da Iva). Ma la vera rivoluzione è quella che riguarda i Pronto Soccorso. Il primo è stato quello di Cittadella che ha esternalizzato i servizi del Suem 118 e per i codici bianchi e verdi. I medici privati sono entrati a novembre 2021 con un contratto di un anno e una spesa di 716.830 euro. L'attività è affidata allo stesso raggruppamento che dal primo dicembre gestisce l'intero servizio di emergenza - medici e infermieri - nel presidio ospedaliero di Montagnana. L'incarico affidato dall'Usl 6 a Mst Group srl con Bmc H24 Assistance srl e Castel Monte Società Cooperativa durerà, anche in questo caso, un anno e costerà quasi 1,2 milioni di euro. Ancora, il 7 marzo l'Euganea ha bandito l'affidamento urgente dei servizi di Pronto Soccorso - servizio medico relativo al Suem 118 e alla gestione dei condici minori - di Camposampiero e Piove di Sacco: una partita da 183 mila euro, di cui 60.840 per Camposampiero e 121.680 per Piove di Sacco all'Efds Srl di Padova, operativo da inizio maggio per due mesi.

AMMINISTRATIVI

Sotto i riflettori accesi dai sindacati anche la situazione degli amministrativi con il servizio di supporto determinato il 4 marzo per due mesi in favore del Consorzio Stabile Centorizzonti Scarl di Castelfranco Veneto per il recupero di alcune attività non ultimate a dicembre e un onere a carico dell'Usl 6 di 33.500 euro. Non solo: il 10 marzo l'Euganea ha aggiunto la proroga fino a fine agosto del contratto in corso sempre con il Consorzio di Castelfranco, per il servizio di supporto dell'attività amministrativa di alcune unità operative del Distretto dell'Alta Padovana: attività che nel periodo compreso tra il primo aprile 2021 e il 31 agosto avrà un impatto di 227.836 euro. E, ancora, il 5 aprile, è stata approvata la variazione in aumento e la proroga del contratto in corso con Csu Zorzetto Soc. Coop. Sociale di Mestre per il supporto amministrativo per le attività di front office dell'Urp di Padova con un onere complessivo di 53.186 euro.A margine, a marzo, anche il servizio di supporto amministrativo alle attività di screening per il Covid: con una variazione in aumento alla Cooperativa Sociale Anthesys Servizi di Chirignago per un importo di 46.533 euro per i servizi resi tra il primo novembre e il 31 gennaio.

MAGAZZINI

Il 7 febbraio, l'Usl 6 ha prorogato fino al 30 settembre il contratto in essere con Plurima in gestione in outsourcing (ovvero esternalizzato) del servizio di logistica del materiale sanitario in attesa dell'espletamento della gara a evidenza pubblica di servizio di gestione del magazzino unico di beni sanitari ed economali che continueranno quindi ad andare in appalto esterno: un'operazione da 843.699 euro Iva inclusa.

TRASPORTI

Tra gli appalti più dibattuti sul fronte dei trasporti, senza dubbio il subentro del Consorzio Vision Scs Consortile a Italy Emergenza nella gestione del servizio di trasporto ordinario di pazienti in ambulanza ed emodializzati per il distretto di Padova Sud: un servizio che in 5 anni costerà complessivamente all'Usl Euganea 5.145.231 euro. Il 26 gennaio, su richiesta del direttore medico del presidio ospedaliero di Piove di Sacco, per il territorio era stato avviato un servizio integrativo al trasporto sanitario ordinario - da lunedì al venerdì, dalle 12 alle 19.30 per circa 970 ore - affidandosi in via continuativa alla Pia Opera Croce Verde, con un impegno di spesa - per mezzo e autista - di 55.299 euro, di cui 46 mila per l'anno in corso e la restante parte a copertura del servizio per i 2021. In questo scenario, anche l'affidamento esterno dei servizi per disabili: il 21 aprile è stata stabilita la proroga dell'accompagnamento di persone disabili gravissime al centro diurno ai Colli: un'estensione del contratto che dal primo aprile al 30 settembre vale 43.470 euro. Affidamento diretto, inoltre, per il trasporto e l'accompagnamento di disabili al centro diurno Archimede, alla Cssa Soc. Coop a rl/F.lli Rigato per un onere complessivo di 42.462 euro.

IL NODO DEL PROJECT

Discorso a parte per i servizi in appalto nell'ambito delle strutture finanziate con i project financing - come nel caso di Schiavonia - in cui l'affidamento esterno dei servizi all'investitore è parte del contratto: nell'ambito dei servizi al Madre Teresa di Caluctta la determina del 6 febbraio del subappalto alla Coop. Soc. di Solidarietà Promozione Lavoro per l'esecuzione del "servizio trasporti interni" a Schiavonia, fino all'8 marzo 2023 che vale 220.500 euro Iva esclusa. L'Usl 6 paga quindi anche per il servizio di portineria per cui si è affidato in subappalto alla medesima Coop, che fino al 2023 varrà 169.000 euro Iva esclusa. Tuttavia, è stata affidata al concessionario del project, ovvero la Società Euganea Sanità Spa, l'esecuzione di attività, questa volta «extra contrattuale all'appalto di concessione» relativa all'integrazione nonché all'adeguamento del software per la fatturazione elettronica. Un servizio, come detto, inizialmente non previsto nel contratto iniziale ma divenuto necessario e che ha comportato un investimento da 39.539 euro.

«Di fronte alle situazioni di crisi, si ricorre all'appalto». Alessandra Stivali, segretaria generale Fp Cgil di Padova e Raffaela Megna della segreteria provinciale della Fp Cigl concordano: «Una volta che un servizio è stato esternalizzato è pressoché impossibile farlo rientrare nel sistema, perché viene bloccato dal tetto di spesa del bilancio. La Regione dovrebbe investire con risorse proprie per ovviare al problema e chiarire che non vuole un sistema sanitario privatizzato». Il nodo dei servizi sanitari in appalto è, da tempo, al centro dell'attenzione del sindacato che qui ravvede un peggioramento dell'assistenza senza che ci sia un effettivo risparmio: anzi. Tuttavia, l'esternalizzazione, spiega la Fp Cgil, consente di accedere a voci di bilancio esterne rispetto a quelle del personale. «Non c'è più il riconoscimento dell'importanza di una sanità pubblica forte e ben organizzata secondo il complesso modello sociosanitario» sostengono Stivali e Megna «la Regione non ha realizzato un vero programma di investimento in questo senso, né ha idea di quanto sia negativo per gli assistiti, lo spezzettamento dei servizi». Gli esempi si sprecano: «Quando ci si affida ai privati, si finisce per irrigidire l'attività senza alcuna possibilità di deviare a favore del miglioramento del servizio» chiariscono «il contratto è ingessato e non permette di fare quello che serve all'assistito, poiché se non è scritto nero su bianco non viene fatto, ma così si mette in difficoltà il sistema. Pensiamo ai trasporti: sono come i globuli rossi del sistema, non li puoi esternalizzare. Sembrano servizi di secondo livello, ma sono importantissimi: la continuità assistenziale e la presa in carico sono strategiche. È evidente» chiariscono «che la direzione strategica dell'Usl 6 non ha interesse a ricorrere agli appalti esterni, anche perché devono essere costantemente controllati e quando diventano numerosi corre il rischio che qualcosa scappi». Il Covid ha peggiorato la situazione: «Le assunzioni legate all'emergenza avranno un impatto di 2,7 milioni euro per il 2022 e di 3,6 per gli anni successivi, e questi ricadranno nel bilancio ordinario» proseguono «nel frattempo sono stati internalizzati i prelievi territoriali difficili, l'assistenza in carcere e l'ospedale di comunità di Conselve e anche queste sono risorse che ricadranno nel tetto di spesa. Questo comporterà la necessità do far uscire dal sistema altri servizi andando in appalto». Lo scenario dei servizi già erosi è vasto: «Prendiamo ad esempio l'Urp, che è il primo punto di contatto tra il cittadino e la sanità, un punto di riferimento strategico esternalizzato» insistono Stivali e Megna «ma anche nei laboratori manca personale amministrativo per l'attività di screening o nei punti tamponi. Vengono esternalizzati e dopodiché si procede con le proroghe. Lo stesso vale con il personale tecnico. Non è un problema di mancanza di professionalità: semplicemente non vengono banditi i concorsi. È una scelta politica della Regione che non considera prioritarie queste attività». Quanto all'appalto dei servizi di Pronto Soccorso, le due sindacaliste della Fp Cgil sostengono: «Da un lato, esternalizzando il servizio dei codici minori si finisce per lasciare l'attività più impegnativa sulle spalle del personale assunto che si trova sempre sotto pressione, ad esempio sui codici rossi. Senza contare che il dialogo tra un organismo interno al sistema e uno esterno è estremamente complesso. Ora si parla di esternalizzare anche gli infermieri a Piove e Conselve. Di fronte al costante aggravio del lavoro del personale assunto, il messaggio, a quel punto, è che è più conveniente licenziarsi e andare a lavorare per una cooperativa».

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