“Se l’obiettivo della manifestazione provinciale organizzata da Cgil e Uil a Padova era bissare il numero di partecipanti dell’anno scorso, allora quell’obiettivo è stato ampiamente raggiunto, potremo dire quasi raddoppiato”. È unanime la soddisfazione delle Segreterie Provinciali di Cgil e Uil dopo il grande successo riscosso dallo sciopero generale di ieri, non solo a Padova ma in tutto il Paese. Sciopero Generale che ha registrato altissime adesioni in tutta Italia e ha visto la partecipazione di almeno mezzo milione di persone nelle manifestazioni organizzate per tutta la penisola, 20 mila in tutto il Veneto e più di 5000 persone a Padova, tra lavoratori e lavoratrici, studentesse e studenti e pensionate e pensionati.
Una protesta iniziata fin dalle prime luci dell’alba con i presidi per tutta la provincia e con massicce adesioni anche nel mondo della scuola, negli uffici postali e nel pubblico impiego in generale. Tante le aziende nel territorio, soprattutto nel settore metalmeccanico, che hanno registrato un’alta adesione allo sciopero: Dap Produzione, 100%; Parker, 90%: Carel Industries 90%, Megius, Hitachi, Pana ed Epta adesioni al 60%. Hiref al 50%, all’Allco il 100%, alla Fast il 70%, alla VDZ il 90%.
Partenza intorno alle 10 e 15 del corteo, come da programma, e ritorno in Piazza Garibaldi, intorno alle 11.00 dopo aver attraversato le piazze e le vie del centro, dove dal palco allestito, coordinati dal Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano, sono intervenuti diverse delegate e delegati in rappresentanza delle lavoratrici e lavoratori dei vari settori. E così hanno preso la parola Sefora Dal Porto, in rappresentanza del mondo del lavoro nella scuola, Alessandro Reali della Fiom per i metalmeccanici, Miriam Florian del settore agro-alimentare, Lorenza Salbego, dipendente Amazon e Giusy del Gatto, lavoratrice del OIC. Infine, dopo l’intervento di Massimo Zanetti, Coordinatore della Uil di Padova, ha chiuso la mattinata l’atteso e ascoltato comizio di Michele De Palma, Segretario Generale della Fiom Cgil Nazionale.
“La verità – ha esordito il Segretario Generale della Fiom – è che tutto quello che dovevamo dire su questo sciopero generale è già stato detto. E lo avete detto voi, lavoratrici e lavoratori durante le tantissime assemblee che abbiamo fatto in queste settimane nei luoghi di lavoro. E lo stesso è stato ribadito nelle assemblee nelle leghe territoriali a cui hanno partecipato centinaia di pensionate e pensionati. E ciò che è emerso è la vostra rabbia e indignazione contro un governo che sa solo tagliare e dare appena 3 euro in più ai pensionati. Quello che in tante e tanti hanno detto è che non ce la fanno a vivere più con i salari e le pensioni più basse d’Europa. E tutto questo mentre la grande mole della raccolta fiscale, 17 miliardi, viene proprio dalle lavoratrici e lavoratori insieme alle pensionate e pensionati gli unici che sono costretti a pagare le tasse”.
“Questo sciopero – ha concluso il Segretario Generale della Fiom in un discorso che più volte ha strappato gli applausi convinti della platea – ha travolto e travolgerà le scelte sbagliate del Governo e le scelte delle imprese che non vogliono rinnovare i contratti. Il Governo sta facendo una manovra per i ricchi e contro i lavoratori. Questa manifestazione non è soltanto una grande giornata di lotta, è anche una giornata per affermare che il futuro di questo Paese dipende dalle lavoratrici e dai lavoratori e noi non abbiamo intenzione di fermarci. Oggi abbiamo scioperato per il diritto ad avere dei diritti, per mettere al centro le persone e il lavoro industriale. È ora di lottare per difendere la nostra Costituzione, per cambiare la manovra del Governo e per riprenderci la nostra dignità. Il Governo deve capire che non ci fermeremo".
Il servizio di Telenordest sullo sciopero generale e manifestazioni del 29 novembre