Presentato ieri mattina nella sede dell’Usl 6, in vista della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro”, il rapporto Spisal 2022, alla presenza del direttore generale Paolo Fortuna, del direttore sanitario Aldo Mariotto, Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di prevenzione e Rosanna Bizzotto, direttrice dello Spisal. Un rapporto da cui spicca che, complessivamente, sono state 1697 le imprese edili controllate nel 2022 e ben 580 i verbali di contravvenzione e prescrizione emessi, un numero doppio rispetto al 2021. E su 900 cantieri controllati, 270 quelli non trovati a norma.
Il rapporto presentato dallo Spisal di Padova cita anche i dati relativi agli infortuni sul luogo di lavoro, che fanno riferimenti al 2021 elaborati dall'Inail. Nel 2021 sono stati 7. 319 gli infortuni in occasione di lavoro, di cui 1. 049 in itinere, ovvero al di fuori dei luoghi in cui viene svolta l'attività lavorativa (nel tragitto casa-lavoro ad esempio). In relazione alle altre province, Padova nel 2021 si colloca al quarto posto per numero assoluto di eventi, dopo Verona (8.721), Vicenza (7. 999) e Treviso (7. 666). Rispetto al 2017 la riduzione degli infortuni media regionale è stata del 13, 5%, con Padova che ha registrato il risultato migliore in questo arco temporale (-18, 5%), seguita da Rovigo e Verona (rispettivamente -17, 4% e 15, 2%). Nel dettaglio, in provincia di Padova, il numero di infortuni è passato dai 8. 980 del 2017 ai 7. 319 del 2021. Senza considerare gli infortuni in itinere, di cui non si occupa lo Spisal, quelli avvenuti nei luoghi di lavoro a Padova e provincia sono 6. 403, pari al 18, 5% del totale regionale (34. 593). Il 37%
Inoltre, analizzando la distribuzione percentuale degli infortuni nei principali comparti, l'industria sembra essere il comparto con il maggior numero di infortuni (37%), seguita dal terziario (29%) e dall'artigianato (17%). Rispetto al 2020, si è osservato un aumento del numero di infortuni in quasi tutte le aree produttive, in particolare si è evidenziata una risalita significativa nell'industria del 17% e nell'artigianato del 22%.
“Il dato sui numerosi cantieri edili trovati non a norma dallo Spisal – dichiara il segretario confederale della Cgil di Padova con delega alla sicurezza sul lavoro, Dario Verdicchio al Mattino di Padova – non mi stupisce: che della sicurezza sul luogo di lavoro non si faccia buona norma nel territorio mi sembra sia ormai assodato”.
“Le motivazioni di numeri così elevati – secondo il sindacalista – possono essere molteplici. Ad esempio, potrebbero essere ricercate nella dimensione delle imprese padovane, perlopiù medie e piccole imprese. È possibile che un'impresa sottodimensionata potrebbe accompagnarsi a una scarsa cultura della sicurezza, anche per una questione economica perché l'osservazione delle norme di legge comporta dei costi o dei tempi di lavoro che vengono magari considerati troppo lunghi e quindi poco profittevoli”.
“Inoltre – aggiunge Dario Verdicchio – i cantieri edili sono luoghi di lavoro particolarmente complessi perché all'interno di uno stesso cantiere possono lavorare più imprese con il sistema dell'appalto e subappalto. Ed è chiaro che con il subappalto la riduzione del margine di profitto porta l'impresa a risparmiare sul costo del lavoro e quindi sulle condizioni di sicurezza”.
“A tutto questo – prosegue il sindacalista di Padova – si aggiunga il Bonus 110%, una ghiotta occasione per dare vita a imprese non strutturate, nate dall'oggi al domani, aperte per sfruttare il momento e specularci, non interessate quindi alle condizioni dei lavoratori. E questo ci ha fatto capire quanto sia importante, per il rilancio dell'economia, non solo affidarsi a incentivi, ma anche a un piano industriale strutturato, che limiti le aziende non qualificate e che punti sulla sicurezza dei lavoratori”.
“Voglio però fare i complimenti allo Spisal – conclude Dario Verdicchio – per il buon numero di visite effettuate e per il lavoro che fa. E questo nonostante gli impegni presi dalla Regione siano ancora stati disattesi. Impegni che prevedevano che gli organici Spisal tornassero a regime entro giugno 2022 e potenziati entro la fine dello scorso anno. Cosa non ancora successa”.
Il servizio di Telenordest sulla presentazione del Rapporto Spisal 2022