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Vittoria in tribunale della Fp Cgil Padova: le ferie sono un diritto, pagarle (quando non si godono) è un dovere

Grande spazio nella stampa locale al caso rivelato ieri dalla Funzione Pubblica della Cgil di Padova, riguardante un’infermiera andata in pensione, dopo 22 anni di lavoro presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, che a causa della cronica mancanza di personale non aveva mai potuto godere di un consistente numero di giorni di ferie, ben 172 giorni, e neppure, nel momento del pensionamento, del loro corrispettivo in denaro, vale a dire 16.095 euro. Per questo motivo l'infermiera, sostenuta dalla Fp Cgil di Padova, si era rivolta all'avvocato Barbara Margherita per far valere i suoi diritti in Tribunale. Di pochi giorni fa, la sentenza di primo grado che condanna l'Azienda ospedaliera al pagamento. Una prima vittoria per la lavoratrice e i sindacati che auspicano che il suo sia un precedente perché cambi il sistema.

“Questo è solo il primo, dei tre casi che stiamo seguendo, che è giunto a sentenza – dice Alessandra Stivali Segretaria Provinciale della FP Cgil Padova – e riguarda, per l’appunto, un’infermiera coordinatrice di reparto, ora in pensione. Fortunatamente la dipendente possedeva la documentazione che provava l'impossibilità di svolgimento effettivo delle ferie, a causa di una carenza di organico importante.  Si aggiunga poi, che quando l'Azienda le ha detto chiaramente che non le sarebbe stato corrisposto nulla per le ferie non godute, l'infermiera aveva chiesto di poter donare le proprie ferie a una collega. Nonostante ci sia un accordo integrativo interno che prevede questa possibilità, l’Azienda (come è stato sottolineato anche nella sentenza) le ha rifiutato anche questa mediazione. A quel punto non si poteva che agire per vie legali”.

“Non è solo una questione di retribuzione – incalza Alessandra Stivali – ma anche di tutela dei lavoratori per i quali il non riposo può essere causa di malattie o errori nel lavoro. Un problema che dopo il periodo di emergenza Covid, in cui i sanitari non hanno certo goduto di grandi ferie, si farà sempre più pressante. Per questo, insieme a Cisl e Uil chiediamo un tavolo con l'Azienda ospedaliera dove faremo la richiesta di apportare delle modifiche all'Angolo del dipendente, il portale web a cui accedono i lavoratori dell'ospedale per vedere busta paga e altri dati. Vogliamo installare nel portale un contatore di ferie, un sistema che le renda tracciabili. Il problema si crea perché non c'è la possibilità di dimostrare che le ferie sono state richieste e c'è stato un diniego. In questo modo, invece, sarà registrata sia la richiesta di ferie che la risposta e l'eventuale motivazione del diniego. Era una cosa a cui stavamo già lavorando da un po', ora è arrivato il momento di discutere con l'amministrazione”.

Sarà necessario farlo perché questo non è certo un caso isolato. Come già anticipato, la Cgil e l'avvocata Barbara Margherita stanno seguendo altri due sanitari nella medesima situazione: un infermiere in pensione che avanza 42 giorni di ferie per 3.500 euro e un dirigente medico, ancora in servizio ma con contratto dell'Università, che avanza 84 giorni di ferie per 16.500 euro. “Le prime udienze di questi altri due casi si terranno verso novembre. Per quel che riguarda invece la sentenza di primo grado dell'infermiera sappiamo già che l'Azienda ospedaliera farà ricorso” sottolinea l'avvocata Barbara Margherita.

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