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Si è aperta, ieri, giovedì 18 gennaio, a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione, la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative e dei Consorzi Agricoli, scaduto il 31 dicembre 2023, che avrà decorrenza 2024-2027.
Illustrando la piattaforma unitaria alle parti datoriali, i Segretari nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno sottolineato che “il rinnovo contrattuale rappresenta una importante occasione per contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese, individuando soluzioni in grado di realizzare migliori tutele per le lavoratrici e i lavoratori, anche valorizzando le specificità del settore della cooperazione”.
I sindacati hanno esposto gli ottimi risultati registrati nel 2023 dal settore agroalimentare italiano, ottenuti anche grazie all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, nonostante le tensioni internazionali e l’aumento generalizzato dei prezzi.
Tra i punti principali della piattaforma: miglioramenti sul piano delle relazioni sindacali, degli appalti, del welfare, della classificazione, della sicurezza e salute sul lavoro, più ore dedicate alla formazione professionale, la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 36 ore a parità di salario, permessi aggiuntivi per visite specialistiche, assistenza anziani e genitori di figli fino a 3 anni per l’inserimento in asilo nido, l’ampliamento delle casistiche per l’anticipazione del Tfr. I sindacati richiedono inoltre un aumento salariale di 210 euro a parametro 111: “Una richiesta – hanno evidenziato i Segretari nazionali – motivata anche dal bisogno di una politica salariale espansiva per il Paese che, redistribuendo la ricchezza prodotta, sappia aumentare la capacità di spesa delle persone e far ripartire i consumi interni”.
Nonostante l’emergere di alcuni punti di discussione, le parti hanno espresso la volontà di trovare soluzioni comuni per rinnovare il contratto in tempi brevi; per proseguire il confronto in sede tecnica e approfondire i temi specifici della piattaforma sono già state fissate le date del 12 e 22 febbraio e del 4 marzo, mentre una sessione plenaria si terrà nel mese di marzo.
Organizza i lavoratori dipendenti, fissi, stagionali ( e i disoccupati di comparto) nelle diverse articolazioni professionali operanti nel sistema agro-industriale e per la difesa dell'ambiente
La Federazione Lavoratori Agroindustria, FLAI CGIL, è un sindacato di categoria della CGIL che organizza i lavoratori agricoli e i lavoratori dell'industria di trasformazione alimentare.
Tra i suoi principi statuari fondamentali vi è quello di tutelare, difendere e promuovere i diritti individuali e collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresenta (dipendenti a tempo indeterminato e a termine, stagionali, avventizi) e rafforzare la solidarietà tra tutti i lavoratori stabili, precari e disoccupati.
La FLAI CGIL fonda le sue scelte politiche rivendicative sul miglioramento e sulla tutela delle condizioni di vita e di lavoro, sulla difesa e sulla salvaguardia della salute, dell'ambiente e del territorio.
La FLAI CGIL opera per rafforzare l'unità del movimento sindacale in Italia e in Europa. E' affiliata alla Seta, la Federazione Europea dei lavoratori dell'industria alimentare; all'Efa, la Federazione europea dei lavoratori dell'agricoltura e alla Uita, l'Unione internazionale dei lavoratori dell'Agroindustria
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