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Il 26 ottobre, la FIACCOLATA SILENZIOSA per la Pace in Medioriente, Ucraina e ovunque ci sia la guerra. La Cgil di Padova invita chiunque abbia a cuore la pace a partecipare.

Ci sarà anche la Cgil di Padova – e invitiamo i nostri iscritti e chiunque abbia a cuore la pace a partecipare – alla Fiaccolata Silenziosa per la Pace Israele Palestina promossa da “UNITI PER LA PACE – PADOVA” per la sera di giovedì 26 ottobre (ritrovo alle 20.15 in Via VIII Febbraio, tra Palazzo del Bo’ e Palazzo Moroni).

Sarà una marcia silenziosa, senza nessun simbolo di appartenenza, solo bandiere della pace, fiaccole e un unico striscione, quello di “Uniti per la Pace – Padova”, questo perché – come dicono gli organizzatori della fiaccolata – “crediamo che il silenzio sia l’espressione più forte contro il rumore assordante della guerra; la modalità più rispettosa in un conflitto dove i distinguo sono difficili da comprendere e da esprimere senza fraintendimenti".

Il corteo compirà un breve tragitto, toccando i luoghi laici simbolo della politica, della cultura e della giustizia. Dopo la partenza, passerà da via Oberdan, p.zza della Frutta, via Squarcione, p.zza delle Erbe (si gira così attorno al Palazzo della Ragione simbolo della giustizia), via del Municipio per tornare in via VIII febbraio. Al termine verrà letto il seguente appello:

Israele-Palestina si fermi la violenza. Riprendiamo in mano la pace

Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas, neppure la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell’azione terroristica e militare.

La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta.

Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese.
Israele non deve reagire con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch’essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas, senza vie di fuga ed impossibilitata a proteggere le famiglie, i bambini e gli anziani.

Il 7 ottobre segna una radicale svolta militare, di guerra, che porterà nuove vittime e nuovo odio senza risolvere le cause che, da quasi un secolo, travolgono la popolazione e la terra di Palestina e d’Israele. E’ evidente per di più il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.

Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura.

Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue, con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese applicando la formula dei “due Stati per i due Popoli”, condizione che porrebbe fine all’occupazione Israeliana ed alla resistenza armata Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche.

Noi, come componenti della società civile italiana ed internazionale, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace ed invitiamo le autonomie sociali Palestinesi ed Israeliane a schierarsi chiaramente per la fine della violenza, per il rispetto reciproco e per il reciproco diritto di vivere in pace e liberamente nel proprio stato.
Per questo lanciamo un appello alle associazioni e movimenti Palestinesi ed Israeliani a manifestare insieme, in Terra Santa, sfidando chi invece vuole distruggere con la violenza, con l’aggressione, con l’occupazione e l’assedio, il diritto dell’altro, la possibilità della convivenza e di un futuro di pace e di benessere per tutto il Medio Oriente.

Riprendiamo per mano la pace. 

Un video di Europe for Peace sulle iniziative del movimento pacifista italiano contro la guerra in Ucraina e tutti i conflitti nel mondo

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