• Home
  • Notizie
  • Contrattazione sociale: l’appello di Cgil Cisl e Uil ai Comuni della Provincia di Padova per un suo rilancio

Contrattazione sociale: l’appello di Cgil Cisl e Uil ai Comuni della Provincia di Padova per un suo rilancio

Conferenza stampa ieri, e relativo spazio sulla stampa locale oggi, delle segreterie provinciali di Cgil Cisl e Uil di Padova – rappresentate rispettivamente da Palma Sergio, Stefania Botton e Massimo Zanetti – sul tema della contrattazione sociale che negli ultimi anni è diventata la nuova frontiera del sindacalismo confederale, in grado di allargare e coniugare la tutela dei diritti di cittadinanza con quelli del lavoro, rivelandosi uno strumento ritenuto sempre più essenziale per un confronto con le Istituzioni (Comuni, AULSS, ecc) con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone, con particolare riguardo verso le fasce più deboli e fragili della popolazione con uno specifico focus sul Sociale.

Tanti i settori coinvolti dalla contrattazione sociale: il sostegno alle famiglie e ai cittadini non autosufficienti, le politiche attive del lavoro, i trasporti, le politiche abitative, la lotta all’evasione ed elusione fiscale, il risparmio energetico, solo per citare  i più importanti, ma secondo Cgil Cisl e Uil, sono quattro i macro-temi che rivestono un’importanza cruciale nel nostro territorio ed per questo motivo che hanno scritto ai sindaci di tutti i 102 comuni della provincia padovana per chiedere un incontro e discutere una strategia comune in grado di dare delle soluzioni.

Quattro grandi capitoli dove agire in sinergia. Il primo: contrasto alla povertà, declinato in tassazione locale, servizi sociali e trasporto. Poi: i servizi sociosanitari, che riguardano le Usl e le strutture sociosanitarie residenziali, i fondi Pnrr e le politiche sanitarie. Seguono: la gestione amministrativa attraverso il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale e il bilancio 2023. E per chiudere: le politiche giovanili e di genere.

Eppure non tutti i Comuni rispondono con la stessa sensibilità. Anzi, qualcuno non risponde proprio. "Malgrado - assicurano - ora più che mai, a causa del perpetrarsi di situazioni di difficoltà, sia necessario il confronto con le parti sociali su sanità e sociale, emergenza energetica e inflazione galoppante".

“Ed è un peccato – hanno aggiunto i tre segretari confederali – perché sono incontri molto utili sia ai Comuni che a noi in quanto sono una presa d’atto dei nuovi bisogni ormai consolidati. Lo scorso anno hanno risposto una quindicina di comuni con i quali sono stati fatti 28 incontri. Un po’ pochi. E quest’anno gli incontri sono solo 6. Per questo rivolgiamo un appello ai sindaci affinché colgano al balzo questa opportunità e ne colgano le potenzialità, rispondendo alla nostra richiesta di confronto che dovrebbe avvenire prima di discutere il bilancio perché il nostro punto di vista è il punto di vista delle frange più in difficoltà della cittadinanza”.

“Ad esempio – dicono Sergio, Botton e Zanetti – in tema di tributi locali, uno degli effetti della contrattazione sociale è l’attivazione di speciali protocolli con l’agenzia delle Entrate che permette agli enti locali, in particolare ai Comuni, di incamerare l’intera somma che l’erario riesce a recuperare grazie alle segnalazioni svolte dagli stessi enti. Questo può avvenire perché gli Uffici Tributi Comunali vengono messi nella condizione di controllare tutti i contribuenti, arrivando indietro fino a 5 anni, potendo verificare le incongruenze e attivando tutte le procedure necessarie a recuperare le tasse non pagate. Attivare i controlli tributari è una questione di equità fiscale e una forma di rispetto verso i cittadini onesti, che pagano regolarmente le tasse. Inoltre permette al Comune di incamerare cifre importanti, che vengono ricomprese nella spesa corrente e vanno quindi a finanziare, tra le altre voci, anche la spesa sociale. Le risorse quindi possono venire impiegate anche per il welfare e il sostegno ai cittadini in difficoltà. Parliamo di mancati introiti da Imu, tasse sulla pubblicità, Tasi, Ici, occupazione suolo pubblico e i vari tributi locali”.

“Se viene a mancare il confronto – concludono Cgil Cisl e Uil – significa che i sindaci non hanno consapevolezza dell'importanza del rapporto confederale: noi teniamo assieme i bisogni, agendo in sinergia con le categorie. Senza considerare il ruolo propositivo che svolgiamo. Ad esempio, rispetto ai rincari energetici, abbiamo invitato le amministrazioni a rivolgersi a un fornitore unico per gli edifici pubblici e chiedergli poi uno sconto per i cittadini. Oppure, più semplicemente, indichiamo fondi, come il fondo Gasperini per i mutui, che a volte gli amministratori non conoscevano”.

Via Longhin, 117 Padova Tel. 049-8944211 - Fax 049-8944213 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per il Caaf chiamare il Centro Unico di Prenotazione tel. 0497808208


© All rights reserved. Powered by Cybcom.

Torna all'inizio