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Striscione fascista al Tito Livio: un ossimoro. La scuola è libera perché antifascista!

Stop alla propaganda fascista nelle scuole

Cgil Cisl e Uil Padova: “Molto grave la provocazione fascista al Liceo Tito Livio: la scuola è libera perché antifascista!”

Dichiarazione unitaria delle segreterie provinciali di Cgil Cisl e Uil Padova

“Oggi, mentre le delegazioni padovane di Cgil Cisl e Uil si trovavano a Firenze per partecipare alla grande manifestazione antifascista nazionale organizzata in seguito al pestaggio fascista davanti al Liceo Classico Michelangiolo, al fine di ribadire unitariamente il nostro no alla violenza squadrista e affermare e i valori della Costituzione nata dalla Resistenza, è giunta la notizia dell’ultima provocazione successa davanti al Liceo Tito Livio di Padova dove militanti di “Blocco Studentesco” hanno distribuito dei volantini con accuse farneticanti verso Rete degli Studenti Medi e Udu oltre che esibire uno striscione con un messaggio di chiara matrice fascista.

Davanti a quest’ultima provocazione Cgil Cisl e Uil dicono chiaro e forte che la scuola è libera proprio perché antifascista. Dire il contrario equivale ad un ossimoro, uno slogan senza senso che può fare presa solo su chi non conosce la storia del nostro Paese e dimostra di non aver capito come si è sviluppato un regime feroce e repressivo che ha ingabbiato l’Italia per un ventennio portandola alle leggi razziali, alla guerra, distruzione e miseria.

Gli autori di questa becera bravata sappiano che azioni di questo stampo rappresentano solo uno sprono a lottare perché ogni scuola continui ad essere un presidio antifascista e democratico, nonché a tenere alta la guardia verso chi pensa di ripetere la storia. Accanto a questo, non possiamo non esprimere un messaggio di sostegno e solidarietà a Udu e Rete degli Studenti Medi, organizzazioni che, al contrario di chi li accusa, hanno ben chiaro cosa significhi stare dalla parte della libertà di pensiero e della democrazia.

Infine, una considerazione: un episodio come quello successo oggi è indicativo della sfrontatezza con cui si muovono, anche nel nostro territorio, le organizzazioni di chiara matrice fascista. È giunta l’ora di porre un freno ad esibizioni come questa e il Governo farebbe bene a prendere una posizione di netta condanna. Al momento invece notiamo solo un assordante e imbarazzante silenzio”.

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