Le storie delle vertenze sul discusso articolo dello Statuto dei lavoratori. Due operai che lavoravano al cantiere del nuovo ospedale di Schiavonia reintegrati e risarciti
Verdicchio (Cgil): "Art. 18 garantisce la parità"
PADOVA. Due gruisti licenziati perché il loro lavoro non era più ...necessario e la ditta stava per smontare le gru nel grande cantiere dell’ospedale di Schiavonia, tra Este e Monselice. In realtà sostituiti con un altro operaio e dunque mandati via «senza giusta causa». Per questo il giudice ha stabilito che fossero reintegrati sul posto di lavoro per effetto dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. È uno dei circa 20 casi di licenziamento ingiustificato seguiti dalla Cgil ogni anno. Pochi? «Solo perché c’è lo scudo delle tutele sindacali. Altrimenti sarebbero molti di più», risponde Dario Verdicchio, segretario provinciale della Fillea di Padova, che ha seguito il caso.
Nuovo ospedale di Schiavonia: oltre 50 lavoratori senza nessuna garanzia occupazionale e senza diritti. Ed è solo l'inizio
Marianna Cestaro, Roberta Pistorello, Alessandra Stivali della Cgil: “E' l'effetto della cessione ad un'unica società di tutti servizi amministrativi dell'ULSS 17.
Chiediamo un incontro urgentissimo ai dirigenti sanitari”
“In seguito alla costruzione del nuovo ospedale di Schiavonia, l'ULSS 17 ha ceduto ad un'unica società tutti i servizi amministrativi. Tale società ha la possibilità a sua volta di parcellizzare i servizi cedendoli senza alcun bando e quindi con totale discrezionalità ad aziende o cooperative private. Le aziende che attualmente gestiscono appalti per l'ULSS 17, alla scadenza degli stessi, non potranno partecipare dunque a nuovi bandi perché la suddetta società non ha alcun obbligo in proposito. Questo comporta delle conseguenze gravissime: un possibile taglio dei servizi ai cittadini o il peggioramento della loro qualità, la perdita di qualunque garanzia per i lavoratori che possono essere licenziati da un momento all'altro o vedere drammaticamente peggiorate le loro condizioni di lavoro.
La Filtcem Cgil ottiene il 41% dei consensi nell'elezione della Rsu di Etra
Il Segretario provinciale Marco Galtarossa: “grazie ai lavoratori che ci hanno rinnovato la loro fiducia”
Il 25 settembre La Commissione Elettorale ha comunicato i dati definitivi delle votazioni relative alle elezioni della RSU di ETRA.
Caporalato nei campi anche nel Veneto
La denuncia del Rapporto nazionale della Flai Cgil. A Verona, Padova e Treviso segnalati casi di sfruttamento in agricoltura
PADOVA. Gli invisibili agli occhi hanno la pelle nera, gialla od olivastra. Spesso, le loro compagne vivono lo spettro della prostituzione. I loro figli quello dell’abbandono scolastico. Sono migliaia le vittime del caporalato agricolo, lo sfruttamento della manodopera usata nella raccolta della frutta e della verdura nei principali mercati agricoli nazionali. Un fenomeno che tocca anche il Veneto, come denunciato dal rapporto «Agromafie e caporalato» presentato ieri mattina a Roma dalla Flai Cgil, il sindacato dei lavoratori dell’agricoltura, che segnala situazioni di «grave sfruttamento» e «condizioni indecenti» anche nelle estensioni agricole e nelle imprese agricole del Veronese, del Padovano e del Trevigiano.